09/11/2025
Camino al Tagliamento
Divagazioni sul Territorio: la cultura come visione e comunità
di Silvia Iacuzzi
Un appuntamento intenso e ricco di riflessioni quella di ieri alla Locanda Forchir di Gorizzo, che ha ospitato un nuovo appuntamento di “Divagazioni sul Territorio”, il piccolo festival itinerante tra libri, luoghi e persone organizzato dal Comune di Camino al Tagliamento per questo weekend. Protagonista dell’incontro “La Cultura in dialogo” è stato Mario Anzil, Vicepresidente e Assessore alla Cultura e allo Sport della Regione Friuli Venezia Giulia, intervistato dalla scrittrice e giornalista Elena Commessatti.
L’incontro, introdotto dall’Assessore alla Cultura del Comune di Camino al Tagliamento, Serena Gani, ha avuto come filo conduttore la riflessione sul ruolo della cultura come motore di sviluppo e come collante di comunità.
Al centro del dialogo, Villa Manin, “luogo magico di vini e dimora antica con la storia di tante famiglie”, come ha ricordato Anzil, sottolineando la necessità di “amare il proprio territorio per saperne immaginare la visione futura”.Anzil ha parlato con passione della nuova progettualità culturale regionale, che punta a riportare Villa Manin al centro del rilancio culturale del Friuli Venezia Giulia: “Un tempo la nostra regione era lassù, nel lontano Nord-Est. Oggi è al centro dell’Europa, e Villa Manin ne rappresenta il fulcro”. Ricordando come persino la Reggia di Caserta sia stata progettata ispirandosi alla residenza di Passariano, l’assessore ha sottolineato l’importanza di un investimento lungimirante: “Il restauro record, realizzato in poco più di un anno per ospitare tre grandi mostre, di cui quella Confini da Gauguin a Hopper con oltre 130 opere provenienti da 43 collezioni, è il segno di un impegno concreto che deve servire da precedente”.
Commessatti ha ricordato come si sia sempre rievocata sempre la storica mostra del Tiepolo del 1971, mentre ora la Regione lavora perché Villa Manin torni a essere cuore pulsante della cultura regionale, un luogo di dialogo tra passato e futuro. “La cultura dev’essere la base per creare spazi dove sia più bello vivere” ha aggiunto Anzil” e dove le persone possano riconoscersi come comunità”.
Accorato anche l’appello agli amministratori e ai cittadini: “Il valore degli amministratori fa la differenza. Il rischio del declino è minore se chi governa ha passione e visione. Per questo invito i cittadini a scegliere con responsabilità i loro amministratori, premiando chi sa guardare lontano”.
Il dialogo si è aperto anche a temi più intimi e umani con l’intervento del cantautore, poeta e scrittore carnico Luigi Maieron. Anzil ha riflettuto con lui sull’importanza di equilibrare la parte materiale con quella spirituale, ricordando che “la politica dovrebbe tornare a sottolineare il valore delle relazioni, con meno testa e più cuore”.
Anzil ha poi condiviso anche alcuni sogni progettuali per il futuro: la creazione di una rete di residenze d’artista, a partire dalla casa del pittore Giuseppe Zigaina, recentemente acquisita dalla Regione, e la realizzazione di parchi tematici e storici per costruire un sistema culturale capace di valorizzare la storia viva del territorio. I primi quattro sono dedicati ai Longobardi, ad un campo tedesco, ai trenini storici a Rivignano Teor e ai villaggi preistorici di Palù di Livenza.
“Sogni e desideri devono trovare concretezza” ha chiarito Anzil. Mi piacerebbe che trovassimo tempo per ascoltare i nostri cantautori, per rallentare e riscoprire il valore del tempo insieme. La cultura non è un lusso, ma il modo migliore per restare una comunità.”
Commessatti ha concluso sottolineando come “Divagazioni sul Territorio” nasca proprio per “riscoprire la comunità, la cultura e l’appartenenza”, elementi che si sono pienamente incarnati nella conversazione con il Vicegovernatore regionale.
