03/11/2025
Camino al Tagliamento, Arte e spettacoli
Villa Valetudine celebra Renzo Seretti, pittore di anima e tempo
di Pierina Gallina
C’è un filo di luce che attraversa le tele, come se in ogni colore ci fosse ancora il respiro di chi l’ha steso. È quello di Renzo Seretti (1921-1989), pittore eclettico, curioso, instancabile ricercatore di emozioni, ricordato sabato 2 novembre a Villa Valetudine, dove è stata inaugurata la mostra personale a lui dedicata.
Una mattinata di arte e memoria, densa di gratitudine, in cui il figlio Angelo Seretti - cantante crooner e custode affettuoso dell’opera paterna - ha accompagnato il pubblico in un viaggio tra colori, epoche e melodie. Intervistato da Ad Smets, padrone di casa insieme a Sjaak Verweij, ha ripercorso la vita e la straordinaria evoluzione artistica del padre, dagli esordi negli anni Quaranta fino agli ultimi lavori, passando per le sperimentazioni materiche e astratte.
Originario di Pocenia, Renzo Seretti, dopo la seconda guerra mondiale, scelse la Francia come terra d’adozione, in Valmont, dove poté respirare nuovi linguaggi artistici e affinare la propria tecnica. In Francia ha fondato e gestito una scuola di pittura e arti plastiche a Téting sur Nied (Dipartimento della Mosella) in Lorena, documentata nell’archivio “Friuli nel Mondo”.
Un pubblico numeroso e partecipe ha gremito la sala di Villa Valetudine, dove le parole si sono intrecciate alla voce calda di Angelo Seretti, interprete di brani del suo repertorio, testimone del legame profondo tra arte e musica.
Applausi sinceri, commozione e stima hanno sigillato un evento che non è stato solo il taglio del nastro, ma un abbraccio tra generazioni.
La mostra è aperta su richiesta a Villa Valetudine (tel. 351 7027077 / 351 8135454) e offre l’occasione di riscoprire un artista che ha saputo dipingere il tempo, la nostalgia e la speranza, lasciando alle sue tele il dono più raro, l’attualità della bellezza, che non muore, ma si tramanda.
