15/02/2025
Codroipo, Libri
Una serata su disobbedienti, irriducibili e bastiancontrari
di Silvia Iacuzzi
In una Biblioteca gremita, il Caffè Letterario Codroipese ha presentato il nuovo libro di Walter Tomada, “Friulani Eretici – Storia millenaria di disobbedienti, irriducibili e bastiancontrari”, che rivela come non siamo stati solo “salt, onest, lavoradôr” e “sotàn”, specialisti del “fare”, ma c’è anche chi si è ribellato al pensiero omologato, chi ha saputo “pensare” e chi si è ribellato a chi si imponeva e prevaricava.
Dialogando con Martina Delpiccolo, scrittrice e direttrice artistica del festival letterario di Udine “La Notte dei Lettori”, Tomada ha parlato soprattutto di esempi di friulani “eretici”, nel senso etimologico del termine, ovvero dal greco “colui che sceglie”, dal Patriarcato di Aquileia al tempo dell’Inquisizione, con delle frecciatine però anche a tempi più recenti, perché il libro passa in rassegna tutte le epoche, fino al Novecento, narrando la storia di uomini e donne friulani, coraggiosi, che hanno manifestato la loro indipendenza mentale e spesso sono stati puniti per questo.
Tomada stesso rifugge dal politicamente corretto e gli danno "fastidio i luoghi comuni", perché sostiene sia “importante saper dire anche no”, essere “teste pensanti” che hanno il coraggio di rischiare, perché, come diceva Ezra Pound, "se un uomo non intende correre qualche rischio per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla o non vale niente lui". La sfida per Tomada è aperta: oggi, nell’epoca del politicamente corretto, chi sono le voci dissonanti, le teste pensanti che non si piegano e che hanno il coraggio di rischiare tutto per difendere le proprie idee anche se divergenti?
La presentazione è stata allietata da Michela Gani, che ha tradotto in musica con il suo flauto tante melodie friulane di tutti i tempi che ripercorrono la nostra tradizione e cultura.
Il prossimo appuntamento del Caffè Letterario è per il 20 febbraio alle 20:45 al Museo delle Carrozze di San Martino di Codroipo con una narrazione in musica di Angelo Floramo su “Foemina - Brani di carne per una rivoluzione dei corpi terrestri”.