27/11/2023
Mereto di Tomba, Sociale
Musica, spille e rispetto per il gruppo di Ragazzi si Cresce
di Amministrazione comunale di Mereto di Tomba
A Mereto di Tomba Rebi Rivale, accompagnata da Paola Selva (chitarra e cori) e Filippo Tantino (contrabbasso), canta il rispetto. Riempie la sala con storie di vite vicine e lontane in spazio e tempo, che toccano le corde del cuore agli spettatori e incendiano il bisogno di umanità.
Il pubblico? Principalmente giovani, perché i primi destinatari sono loro. Coinvolti in un progetto presentato dal Comune di Mereto di Tomba in collaborazione con Voce Donna e finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia per sensibilizzare gli abitanti sul tema della violenza di genere.
I ragazzi hanno avuto l’occasione di incontrare Rebi Rivale già prima del concerto, durante una serata in cui gli argomenti toccati sono stati molti, legati tra loro dalla ricerca e dal bisogno di provare empatia e umanità per gli altri, perché solo così possiamo porre fine alla violenza. Il percorso realizzato con diverse tappe di approfondimento su questi temi, proposto ai 60 ragazzi del gruppo “Ragazzi si Cresce” del Comune di Mereto di Tomba, progetto del Servizio Sociale dei Comuni del Medio Friuli – Asp Daniele Moro, li ha chiamati a realizzare delle spille che verranno sono state, in cambio di un gesto gentile, nelle attività commerciali e negli eventi pubblici alla cittadinanza del Comune il 25 novembre e non solo, con l’idea che la gentilezza, la cura per gli altri, siano l’unico modo per fermare la violenza.
“Abbiamo scelto consapevolmente di coinvolgere le ragazze e i ragazzi del territorio in questo importante progetto” ha affermato la Vicesindaco Paola Fabello “convinti che un cambiamento radicale sia necessario e che debba passare attraverso i giovani, attraverso una cultura del rispetto dell’altro, dove la diversità diventa possibilità e ricchezza. La chiusura all’altro è risultato e causa di un processo in corso pericoloso e triste. Che siano i bambini di oggi ad avere la forza di cambiare le cose di domani, riaprendoci gli occhi.”