Varmo, Economia

Alcune considerazioni sul bilancio consuntivo 2023

di Tommaso Pivetta, Consigliere gruppo Viviamo Varmo Comunità, Componente Commissione Bilancio

Negli ultimi consigli comunali di giugno-luglio, i punti cardine all’Ordine del Giorno sono stati relativi al bilancio consuntivo del 2023.
Quest’anno, rispetto agli anni passati, la giunta ha dovuto constatare, quasi con meraviglia, la presenza di un consistente avanzo del bilancio, che ammonta a quasi 500 000 euro. Somme così rilevanti, seppur giustificate dal Sindaco come dovute ad oggettive difficoltà di previsione legate ai ritardi nelle comunicazioni da parte degli enti superiori, che ammontano a quasi 2/3 delle entrate correnti (tasse comunali) e a cui si aggiungono importi ancora più sostanziosi di avanzo vincolato (fermi da anni per le opere pubbliche), impongono una serie di riflessioni. Stiamo forse richiedendo uno sforzo contributivo eccessivo ai nostri cittadini?
Anche ammettendo la straordinarietà degli introiti di quest’anno, legati ad esempio 80.000 euro di fondi COVID non spesi, che non andranno più restituiti alle casse dello Stato, ad altri 70.000 euro da interessi maturati, eccetera, e risultati comunque alla fine utili per gli investimenti sulle strutture comunali danneggiate dalla grandine del luglio ’23, rimangono come dato sistematico circa 300.000€ di avanzo annuo. Una cifra che a noi appare eccessiva anche per il mantenimento dei vincoli e degli equilibri di bilancio.
La domanda da porsi a questo punto è: come giustifichiamo questi avanzi a fronte di una oggettiva compressione dei servizi offerti al cittadino, spesso giustificati dai sempre più ridotti trasferimenti da parte dello Stato? Come giustifichiamo inoltre questi avanzi, anche alla luce della lentezza nel procedere delle opere pubbliche di interesse per la cittadinanza? A proposito di questo, ancora una volta, da consiglieri di opposizione, constatiamo la cronica lentezza amministrativa sulle opere pubbliche, al di là dei periodici annunci. Nessun avanzamento evidente su opere che possono essere interessanti per il potenziamento dell’offerta socio-culturale (ad esempio Villa Giacomini), né su altre opere che possono essere particolarmente utili la collettività (vedi la ristrutturazione dell’ex scuola di Romans). Nessun progetto rilevante sulla tutela e valorizzazione ambientale, che potrebbe essere anche economicamente interessante e utile a rendere più vivibili i nostri borghi. Chiediamo da tempo un’accelerazione delle opere di sistemazione della rete idraulica minore, visto l’intensificarsi dei fenomeni meteorologici avversi; invece assistiamo ancora alla costante riproposizione ad ogni bilancio di questa voce che tra l’altro è considerata con priorità di “media urgenza”.
Riteniamo necessario vengano dati segnali ai cittadini che l’amministrazione su questi temi è particolarmente presente. Operare per un territorio equilibrato, salubre, sicuro, attraente (vedi il costante calo di residenti), che favorisca le condizioni generali per idonei servizi e per uno sviluppo economico e culturale. Senza una risposta determinata e veloce a queste domande e richieste, tra qualche anno rischieremo di trovarci con bilanci sempre più difficili da far quadrare e prospettive sempre più limitate.

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Ultimo aggiornamento: 30/10/2024 02:21