19/03/2024
Varmo
Insediamento zootecnico, le richieste del comitato
di Federico Pittoni
Equilibrio urbanistico-ambientale e garanzie sanitarie per gli abitanti, è quanto - da oltre due anni - stanno chiedendo i cittadini del Comune di Varmo al Sindaco e all’Amministrazione in relazione agli impatti che un noto insediamento zootecnico, sito in località Brenis, ha sulla qualità della vita. Si è pertanto costituito un locale Comitato che, circa un anno fa, ha depositato presso il Consiglio Regionale una petizione con oltre 150 firme in cui è stata richiamata l’attenzione sulle ricadute che il suddetto distretto ha in ordine alla salubrità e alla vivibilità dei luoghi limitrofi.
Il Piano Regolatore Generale del Comune di Varmo non prevede la realizzazione di tali impianti a distanze così ravvicinate alle zone residenziali. La gravità della situazione deriva in primis dalla mancanza di uno strumento obbligatorio per questa tipologia di insediamenti, ovvero il Piano Particolareggiato. Qualora fosse stato adottato, avrebbe sicuramente contribuito ad attenuare gli impatti, soprattutto, in termini di odori e di emissioni.
Si è ora attivata anche un’importante Associazione territoriale regionale, ovvero CORDICOM FVG ODV, che va a rafforzare le istanze poste dai cittadini e richiede con urgenza la classificazione delle aziende a industrie insalubri di classe 1 oltre che una compensazione-ristoro urbanistico e paesaggistico tra la zona in oggetto e i centri abitati.
Il Comitato, ha cercato un dialogo con l’Amministrazione sia Regionale che Comunale per risolvere, almeno in parte, alcune delle problematiche che i cittadini hanno legittimamente posto. Dopo due anni non si è riscontrata una particolare volontà. Anzi, le attività in questione si sono ulteriormente ampliate, aumentando così la preoccupazione della popolazione ivi residente. È soprattutto a livello locale - in primis da parte del Sindaco - che non viene riconosciuta la portata delle problematiche che la cittadinanza pone. Non è però barricandosi dietro a questioni formali o burocratiche che si amministra né tanto meno che si risolvono i problemi di ordine ambientale e, soprattutto, sanitario.
Il comitato, insieme ad altri soggetti, continuerà la sua attività fino a quando non saranno ottenuti controlli, verifiche ma, soprattutto, compensazioni e mitigazioni di tipo paesaggistico-ambientale.