14/04/2024
Codroipo, Lestizza, Rivignano Teor, Varmo
L'Ute del Codroipese rema con saggezza
di Giancarlo Tonutti
Ieri, 13 aprile abbiamo festeggiato la chiusura dei Corsi 2023-24 e inaugurato la Mostra dei lavori in Laboratori Ute di Codroipo, Lestizza e Rivignano/Teor e Varmo.
Per l'Ute del Codroipese è stato un anno positivo: siamo riusciti a riprendere il ritmo dopo le incertezze della pandemia, è aumentato il numero dei corsisti e la proposta di nuovi corsi, accanto alla attività dei corsi e dei Laboratori abbiamo proposto, non solo a Codroipo, brevi momenti seminariali con più argomenti, lezioni aperte terminate a fine marzo con la presentazione del Bilancio del Comune di Codroipo. Non sono mancate Prolusioni e presentazione di libri da parte degli autori (azione particolarmente proposta dalla sezione di Rivignano/Teor), né sono mancate occasioni di viaggi di istruzione accompagnate da Docenti o nell’ambito di proposte turistico-culturali anche complesse. Per tutte queste iniziative desidero ringraziare tutti i Docenti ed i Collaboratori, nonché coloro che sono intervenuti per le Lezioni Aperte , le Prolusioni ed i Seminari.
In questa occasione però desidero ringraziare particolarmente Tutte e Tutti coloro che hanno accompagnato con la loro passione ed impegno professionale l’attività dei Laboratori che ora presentano le loro opere a testimonianza del loro lavoro. Nel contempo voglio ringraziare per la loro partecipazione i Cori Ute di Codroipo e Lestizza: il loro impegno si esprimerà con la musica in modo altrettanto positivo!
Un ringraziamento particolare andrà poi a chi ci consente di donare opere di elevata qualità a istituzioni di cui si vuole riconoscere la importanza che Ute attribuisce al loro lavoro!
Ma passiamo ora, dopo aver parlato del presente, a qualche considerazione per il nostro futuro!
Sappiamo infatti che il mondo in cui viviamo sta cambiando ad una velocità elevata che talvolta non riusciamo a misurare. Il mondo ed il nostro Paese cambiano per molti aspetti (nell’economia, nell’organizzazione e nel funzionamento delle istituzioni, ma anche nelle abitudini delle persone e delle loro capacità di adattamento a situazioni non sempre facili da comprendere). Cambiano i rapporti tra persone e cambiano la struttura e la composizione delle famiglie. Anche noi cambiamo almeno in parte ma talvolta non riusciamo a capire come comprendere il cambiamento in atto. Questo può provocare momenti di disagio e decisioni di ”affidarsi” a chi ci sembra possa darci aiuto. Spesso infatti il Cambiamento aumenta l’incertezza e provoca da un lato rabbia e da un altro solitudine da sfiducia nella società o semplicemente nelle persone che conosciamo.
Noi non siamo qui solo per darci una mano per vivere al meglio la nostra anzianità: siamo in Ute per coltivare la forza d’animo e le convinzioni che abbiamo maturato e rifinito durante la nostra vita. Siamo qui per testimoniare, a noi stessi ed alla comunità di cui siamo parte, che le nostre “radici” son feconde e che la “vecchiaia”- ricordate ciò che ci disse la scorso anno don Ivan, non è una malattia.
Creatività e soddisfazione per ciò che stiamo facendo nelle nostre Istituzioni (Aifa e Ute) sono modi per rendere più forte la nostra vitalità in casa e nella comunità. Le nostre sono esperienze che vogliono rafforzare il nostro agire, la nostra amicizia e le convinzioni profonde che animano le nostre certezze. Non è l’invenzione di nuove definizioni che ci dà orgoglio (per esempio anzianità invece di vecchiaia) ma la consapevolezza che quanto abbiamo fatto e ciò che continuiamo a fare cercando sostengono la nostra personalità e la nostra utilità per la famiglia e la Comunità.
Per questo vi propongo un piccolo motto :
TERZA ETA’ NON SIGNIFICA TIRARE I REMI IN BARCA MA REMARE CON SAGGEZZA