12/07/2024
Regione
Comunicare ed informare ai tempi dell’intelligenza artificiale
di Mario Passon
È uno dei tanti temi sviluppati a Trieste nella 50^ Settimana Sociale dei Cattolici in Italia. Nella suggestiva piazza Verdi a fianco del teatro, ne hanno parlato Paolo Benanti, Luca Grion, Marco Bentivogli e Teresa Santanburlo, coordinati dall’economista Luca Farè.
Un argomento di grande attualità, molto importante ma anche molto complesso che impatta la nostra partecipazione attiva alla vita democratica. La democrazia è dinamica, vive in prima persona la complessa e sconvolgente transizione digitale: si adatta ai tempi che stiamo vivendo.
La democrazia è diventata computazionale, sfrutta le tecnologie informatiche per rendere più efficiente e inclusiva la partecipazione dei cittadini alle decisioni pubbliche. Ma, si chiede Paolo Benanti, “l’avvento delle intelligenze artificiali ci porterà all’oligarchia dei cloud? Cosa rimarrà della nostra democrazia? La democrazia saprà essere resiliente a queste nuove forme di potere computazionale? Come rendere compatibile questo potere con la democrazia? (https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/cosa-cambia-nell-era-dell-intelligenza-artificiale-democrazia-computazionale).
Su questo nuovo potere si interroga anche il filosofo morale Luca Grion: su ciò che è bene, utile e buono, sulle relazioni positive; in che misura il digitale fa bene alla persona e alla comunità? perché la democrazia è senza dubbio una forma di governo, ma è soprattutto un progetto condiviso che si realizza insieme, è un’avventura comune; il digitale ci aiuta?
Il digitale ci aiuta ma dobbiamo essere noi i protagonisti di questa transizione, essere generativi in quanto il digitale ci dà visibilità e potenza espressiva, non sarà certamente un algoritmo a dare alla notizia il carattere di novità e di sorpresa che è espressione dei valori e della creatività della persona. In sostanza l’intelligenza artificiale potrà mai essere generativa e prendere decisioni di politica economica e sociale?
Una visione più economica ci viene proposta da Marco Bentivogli, che è stato sindacalista CISL dei metalmeccanici. Da esperto di politiche di innovazione dell’industria e del lavoro ci ha ricordato che anche questa fase di transizione digitale ha bisogno di educazione e formazione per favorire la partecipazione alla democrazia, perché il suo motore sta nell’essere cittadini attivi. Le idee nascono dallo studio e dal confronto, dal dialogo, hanno un contenuto cognitivo che solo l’uomo può esprimere; dalla sua esperienza di sindacalista industriale ha ricordato che la robotica applicata all’industria ha fatto crescere le professioni ad alto contenuto cognitivo.
Quindi quali le sfide che ci attendono? Forse il verbo da usare è educazione: Educare all’Intelligenza Artificiale, educare con l’Intelligenza Artificiale, educare l’Intelligenza Artificiale.