Basiliano

Illustrato il sito dell’ex chiesetta di San Giorgio

di Amos D'Antoni

In sala consiliare gremita, dopo il saluto del Sindaco di Basiliano Marco Del Negro, Irene Sarcinelli ha presentato gli scavi dell'ex chiesetta di San Giorgio a Basagliapenta e delle ricerche dal 2011 al 2019, illustrando le varie fasi di costruzione e modifiche delle chiesette ivi individuate, ripercorrendo anno dopo anno i momenti più significativi degli scavi con le relative scoperte. Tiziana Cividini, ha relazionato sullo studio di una prima selezione di materiali rinvenuti nell’area, che consente oggi di stabilire che la prima fase di occupazione del sito avvenne tra gli ultimi decenni del I a.C. e gli inizi del I secolo d.C. L’insediamento rimase abitato fino al VI - inizi del VII secolo d.C., poi cambiò la sua destinazione d’uso. A ridosso della chiesetta è stata trovata una fornace per calce che si può datare tra l’VIII e il IX secolo e sembra essere stata funzionale alla costruzione del primo edificio di culto. La chiesa di San Giorgio conobbe nel tempo una serie di ampliamenti e modifiche: di esse rimane traccia nelle fondazioni messe in luce, che attestano la continuità per anni del culto. Interessante l'intervento di Antonio Casolino, della Proto Studi srls, che ha presentato: “la storia incontra la tecnologia”; infatti negli scavi della chiesetta si sono incontrati gli studi archeologici con la tecnologia della scansione laser che permette di preservare e rendere fruibile a tutti quello che gli scavi hanno portato alla luce. Questa tecnologia ha consentito di ricostruire fedelmente le opere murarie, evidenziandone le caratteristiche costruttive e permettendone lo studio approfondito, anche dopo lo scavo chiuso. Questo potrebbe mirare a futuri scavi. Luciana Scodellaro ha illustrato i documenti archivistici ultimamente trovati,- in relazione al documento del 1840 circa, “la tomba longobarda ritrovata a Basagliapenta”-, i quali permettono di collocare detta tomba, non in territorio di Basagliapenta”, ma in quello di Orgnano, accertando però la reale esistenza del personaggio “Gudester”, possessore dell’anello e della croce aurei, che visse tra l’VIII e il IX secolo, probabilmente a cavallo tra il periodo longobardo e quello carolingio.

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Ultimo aggiornamento: 18/04/2024 07:20